Campolico – Il vero orrido Aspromontano

Cascata intermedia del Torrente Barvi basso vista da sotto

Cascata intermedia del Torrente Barvi basso vista da sotto

Tra le forre più nascoste, una fenditura tra le rocce scoperta per caso percorsa dall’acqua, un vero orrido Aspromontano. Animali e nello specifico insetti e volatili, sono praticamente i principali se non gli unici fruitori di questo piccolo torrente senza nome.

Caratteristiche

  • Disciplina: Canyoning, Torrentismo
  • Difficoltà: Media
  • Periodo:  aprile – novembre
  • Comune: Samo
  • Localizzazione: loc. Campolico, Pietra Volata
  • Note: Necessita di auto da lasciare a valle
  • Esplorazione: N. Amato, D. Leonardi, G. Trovato 2003

Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non costituiscono una guida tecnica. Leggi le avvertenze

Avvicinamento

Abbastanza semplice…. prendere uno dei molteplici sentieri che portano a valle fino a raggiungere l’acqua.

Scheda tecnica

  • Ancoraggi: Esplorativi
  • Armi: Spitfix, Naturali
  • Quota Ingresso: 600m
  • Quota Uscita: 280
  • Dislivello: 320
  • Sviluppo in Pianta: 1250m
  • Verticale Max: 20m
  • Frazionamento: si
  • Numero Calate: 11

Descrizione

Già ai tempi della prima integrale sul Butramo, il Trovato, nota due strette pareti, rocciose grigiastre che si fronteggiavano ad una distanza max di un paio di metri una dall’altra, nel bel mezzo un corso d’acqua che prima di andare a confluire sul Butramo, formava un grazioso laghetto cristallino, ora inesistente per l’erosione e le modifiche che l’acqua comporta nei periodi torrentizi invernali.

A distanza di 7 anni, era il 2003, il Trovato insieme a P. Iaria, non potendo accedere dall’uscita della forra, andarono in risalita su per costoni rocciosi, fino a scendere dopo due-tre ore su un letto di fiumara, piena di oleandri. Iniziarono la discesa e quella fenditura mostrò un ambiente caratterizzato da roccia, compreso il letto del torrente. Questo tratto, fino alla confluenza del Butramo, fu denominato Butramino, come a voler dire un piccolo Butramo, infatti erano 5 le verticali e l’ambiente era abbastanza ristretto, in alcune parti si toccavano entrambe le rocce.

Qualche giorno dopo, avuta notizia di questa esplorazione e di questo ambiente particolare, Natale Amato si catapulta in zona, individuando una via di accesso alta, addirittura sopra Samo, quindi organizza una spedizione mista, formata da calabresi e catanesi, tra cui Diego Leonardi che arrivò da Catania, armato fino ai denti (trapano, spitfix, placchette, catene ecc. ecc.). ospiti d’onore, Trovato e Iaria, che già “aprirono” la parte bassa.

Inutile dirlo, ma quel giorno per il Campolico non ci fù nulla da fare, fù attrezzato ed un paio di verticali “doppiate”, furono infatti fissate alcune soste più esposte da raggiungere una in “mancorrente” in “automoulinette” e l’altro armo eseguito con assicurazione dalla sosta dal compagno. Sostituiti anche i chiodi nella parte detta Butramino.

Negli anni successivi, “Astigo”, ha percorso tutto il Campolico e la forra del Butramo in giornata, “solo” 16 verticali, ingresso Campolico ore 09,00, uscita Butramo ore 18,00. Consigliabile una muta da 3mm.

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