Jamundu – La forra che profuma di preistoria

canyoning sul torrente Jamundu

canyoning sul torrente Jamundu

Un percorso impegnativo in un contesto naturale che profuma di preistoria, una sensazione che rimane anche quando, riposta l’attrezzatura, servirà seguire il torrente per sforrare e ritornare alla civiltà.

Caratteristiche

  • Disciplina: Canyoning, Torrentismo
  • Difficoltà: Medio difficile
  • Periodo: Maggio – Ottobre
  • Comune: Molochio
  • Localizzazione: Parco Nazionale d’Aspromonte, loc. C. Mastro Marzio
  • Note: Necessita di auto a valle
  • Esplorazione: Antonini – Trovato – D’Arrigo – Mancinelli, settembre 2013

Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non costituiscono una guida tecnica. Leggi le avvertenze

Avvicinamento

Sentiero ben segnalato e abbastanza vicino alle famose cascate Galasia.

Scheda tecnica

  • Ancoraggi: Esplorativi
  • Armi: Spitfix, Naturali
  • Quota Ingresso: 712m
  • Quota Uscita: 410m
  • Dislivello: 300m
  • Sviluppo in Pianta: 850m
  • Verticale Max: 90m
  • Frazionamento: si sull’ultima verticale
  • Numero Calate: 4

Descrizione

Siamo sul versante tirrenico, nell’entroterra della Piana, poco distante dalle Galasia e dal Barvi, esiste un torrente che i locali pastori della zona chiamano Jamundu. Questo corso d’acqua sembra nascere dalla valle proprio sotto il villaggio Trepitò. Almeno sei rigagnoli infatti, si danno appuntamento poco prima della famosa cascata per generare una certa portata che nei periodi invernali sembrerebbe essere abbastanza importante, visto come cambia di anno in anno tutto l’ambiente circostante. Alberi sradicati, grandi massi che arrivano a valle sono prova della furia dell’acqua nonché di smottamenti che cambiano quasi la morfologia delle cascate stesse.

La prima verticale da affrontare è proprio la famosa cascata Mundu che come nel caso della Galasia, rimane la cascata più nota, in quanto facilmente raggiungibile dal sentiero escursionistico segnalato. La cascata Mundu è alta circa 48 m. è soprattutto nota per la presenza lungo le pareti di una felce dell’era terziaria denominata Woodwardia Radicans. Nella sosta della verticale Mundu esiste un armo inserito da ignoti.

Percorsa integralmente da Antonini, Trovato, D’Arrigo e altri amici nel 2013 è stata attrezzata in esplorazione con spitfix. Esiste un frazionamento in parete nella verticale da 90m. a circa 30 metri dalla partenza, scendendo viso alla roccia, sulla dx, raccomandato sempre di verificarne, eventuali danneggiamenti e/o condizioni. Prima di giungere all’ultima alta verticale, un'altra parete con un fronte largo, ed una altezza di circa 38 metri, in un contesto paesaggistico naturale, davvero eccezionale ricco di felci e liane…C’è da confondersi, qualcuno potrebbe pensare di essere in Amazzonia.

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