Butramo – Canyoning nella valle infernale

Toboga sul torrente Butramo

Toboga sul torrente Butramo

Il percorso di canyon più divertente d’Aspromonte, scivoli, tuffi e tanto acquafan … nella parte più orrida ed impervia della valle infernale !!

Caratteristiche

  • Disciplina: Canyoning, Torrentismo
  • Difficoltà: Facile
  • Periodo: maggio – novembre
  • Comune: San Luca
  • Localizzazione: M. Varet
  • Esplorazione: G. Trovato con amici (giugno 1997)

Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non costituiscono una guida tecnica. Leggi le avvertenze

Avvicinamento

Ben visibile e presente un sentiero che dal parcheggio porta giù verso il torrente, cercare di rimanere sul sentiero principale, per evitare di ritrovarsi in un dedalo di piste, tracciati e quant’altro, in poco meno di mezz’ora si è in acqua.

Scheda tecnica

  • Ancoraggi: Esplorativi
  • Armi: Spitfix, Naturali
  • Quota Ingresso: 320m
  • Quota Uscita: 100m
  • Dislivello: 220m
  • Sviluppo in Pianta: 2200m
  • Verticale Max: 18m
  • Frazionamento: no
  • Numero Calate: 5

Descrizione

Il Butramo, ha inizio da Monte Cerasia, poco sopra Pietra Mazzulisà e sotto Serro Juncari, da dove dipartono silenziosamente diversi rigagnoli d’acqua, che scivolando nelle fitte faggete della Valle infernale, alimentano di continuo il corso d’acqua principale, che prende il nome di Butramo. Lungo circa 32 km, scorre tortuoso tra alte pareti dirupate, fino a confluire sulla fiumara Buonamico nei pressi di S.Luca. Nel suo tratto medio, più o meno tra Puntone Galera e M. Varet, spesso le sue acque si “ingrottano o inforrano”, scomparendo sotto il letto della fiumara, lasciando spazio ai soli detriti e ai grossi massi biancastri.

Non conviene percorrerlo tutto, ci si impiegherebbero due giorni, la parte più interessante tecnicamente, è la parte a valle, dove in realtà si trova la forra vera e propria, caratterizzata da alcune cascate, divertenti scivoli e tanti laghetti, insomma puro acquafan. Resistono ancora alcuni chiodi infissi nelle fessure di roccia da Trovato, poi sostituiti dagli spitfix, infissi sempre anni fa da Amato e Leonardi, e ancora dopo da Trovato e Antonini, anche se parecchi sarebbero da rivedere.

La verticale più alta non supera i 16-18 metri, possibilità di teleferica in una delle cascate all’interno della forra. Negli anni, è stato modificato l’ingresso del percorso. Infatti fino agli anni 90, l’ingresso che il Trovato utilizzava per accompagnare gruppi di siciliani e calabresi, partiva dall’ovile Murdaca, e prevedeva un tratto di fiumara, la Potes, intorno ai primi anni del 2000, N. Amato, ha individuato un percorso più “agile” e diretto da M. Varet, ancora oggi il percorso ufficiale.

Tra canyon e foreste, Butramo alto

Ma il componente più esperto del team forra di Aspromontewild, non ha tralasciato nulla al caso, e si è “inventato” anni fa (2003) coadiuvato da P. Iaria, un percorso alternativo di sole 3-4 ore, in pratica nella parte iniziale della Valle Invernale, denominato “Butramo alto”. Un giro ad anello che ci permette di effettuare una serie di cascate con ancoraggi naturali, alberi, una verticale con sosta costituita da spitfix e cordino, ed una bella parete finale in appoggio di circa 38 metri.Per scendere queste cascata serve lasciare la macchina dove sorge il Butramo, fare la strada che porta a Polsi ed entrare nei pressi del casello Cerasia, a poche centinaia di metri c’è l’impluvio principale di questo importante Torrente.

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