Marte Gigliola – Semplice e speciale

Facile e compatto, l’itinerario ideale da sviluppare in poche ore con un semplice accesso, il contesto naturale è intatto, strapieno di rovi ma anche di sorprese.

Caratteristiche

  • Disciplina: Canyoning, Torrentismo
  • Difficoltà: Facile
  • Periodo: Da Ottobre a Maggio
  • Comune: Bova
  • Localizzazione: Parco Nazionale d’Aspromonte, loc. Timone
  • Esplorazione: Trovato – D’Arrigo aprile 2015

Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non costituiscono una guida tecnica. Leggi le avvertenze

Avvicinamento

Un sentiero poco visibile porterà diritti in acqua in 5 minuti, servirà semplicemente scendere lungo un ripido costone per raggiungere il corso d’acqua.

Scheda tecnica

  • Ancoraggi: Esplorativi
  • Armi: Spitfix, Naturali
  • Quota Ingresso: 1123m
  • Quota Uscita: 990m
  • Dislivello: 130m
  • Sviluppo in Pianta: 300m
  • Verticale Max: 33m
  • Frazionamento: no
  • Numero Calate: 6

Descrizione

Il Vallone Marte – Gigliola, è stato aperto ed attrezzato nel 2015, proprio nei giorni successivi la tragedia in Nepal, che ha visto coinvolti 4 amici del Soccorso Alpino, tra cui appunto la nostra cara amica, Gigliola Mancinelli, che tanto amava “esplorare e percorrere” le numerose forre di queste latitudini. Deceduta in quelle terre lontane, il suo nome, il suo sorriso, il suo ricordo echeggeranno e scorreranno per sempre nelle tumultuose acque di forre e cascate d’Aspromonte.

A Lei, donna semplice ma speciale, che prestava quotidianamente su più fronti il suo impegno e la sua professionalità verso il prossimo, dedichiamo questa stretta forra del “suo” Aspromonte.

Il Vallone Marte Gigliola, trovasi nei pressi dei Campi di Bova, è raggiungibile con mezzi fuoristrada, ma anche a piedi, dista infatti pochi km dalla strada asfaltata. La forra è preferibile percorrerla nei mesi invernali, fino al mese di giugno, poi l’acqua inizia a scarseggiare e la stessa perde un pò del suo fascino. È a tratti una vera fenditura, nascosta dalla morfologia del terreno e delle rocce circostanti, impossibile avvistarla se non se ne conosce davvero l’ubicazione, non si hanno infatti dettagli né da pastori né da gente del luogo, questo contribuisce a renderla se possibile ancora più suggestiva. Non a caso è stata “sentita” grazie al rumore dell’acqua nel periodo successivo alla neve. Curiosità non comune, nell’apertura della forra, oltre ad utilizzare materiale alpinistico, siamo stati “costretti” ad utilizzare due grosse cesoie per poter continuare la progressione, verso le verticali……davvero wild.

Attrezzata in maniera esplorativa, con chiodi e multi monti, dal Team forra di Aspromontewild, è già stata visitata nei mesi successivi dallo stesso Antonini (Astigo). L’uscita è ripida inizialmente, infatti si risale il costone roccioso e friabile, fino a raggiungere la sella di collegamento con il versante opposto, quello di ingresso.

L’ambiente circostante è tipicamente mediterraneo-aspromontano, con molta presenza di rovi dentro e fuori l’alveo, risalendo il crinale invece, straordinarie sono le vedute panoramiche sulle vallate a monte di Bova e Palizzi, ben visibile naturalmente il Mare Ionio specialmente nel tratto “smorza fatica” nei pressi di una quercia, proprio sulla cascata più alta dell’itinerario…..la Cascata Gigliola. Aspromontewild ha anche “inventato” un percorso escursionistico di crinale in direzione del Picco Mancinelli, un interessante blocco roccioso a “guardia” delle vallate sottostanti.

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