Da Ghorio di Roghudi a Pesdavoli – La vista più bella dell’Amendolea

Una risalita emozionante, un susseguirsi di vedute panoramiche spettacolari sulla fiumara Amendolea e su una parte di territorio che profuma di storia antica.

Caratteristiche

  • Disciplina: Trekking, Escursionismo
  • Difficoltà: Difficile
  • Periodo: Da Settembre a Maggio
  • Comune: Roghudi
  • Localizzazione: Loc. Roghudi- Agrosalico – Pesdavoli
  • Strutture vicine: Casello forestale di Pesdavoli

Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non costituiscono una guida tecnica. Leggi le avvertenze

Accesso

Da Melito Porto Salvo in direzione di Roccaforte del Greco, Roghudi vecchio e subito dopo Verso Ghorio di Roghudi, o da Bova Marina verso i campi di Bova per riscendere poi verso Chorio

Scheda tecnica

  • Tracciato: Andata e ritorno
  • Dislivello: 620m
  • Altitudine max: 1383m slm
  • Tempi percorrenza a/r: 7 ore soste comprese
  • Adatto ai bambini: no
  • Segnaletica: segnavia biancorosso
  • Acqua: Fontana in piazza a Chorio ed al casello forestale

Descrizione

L’itinerario non è solo l’ennesimo crinale panoramico d’Aspromonte, ma un vero mix di emozioni che durante la ripida salita aumentano ad ogni passo. Prepararsi dunque ad una buona performance, assicuriamo che non ci sarà un solo momento di noia, nonostante il lento incedere infatti non si potrà fare a meno di posare gli occhi su mille cime e mille valli, soprattutto su quella di sua maestà L’Amendolea.

Superata la recinzione posta sul perimetro del vecchio paese di Chorio, il sentiero si inerpica subito in modo davvero ripido verso nord, basteranno dieci minuti di cammino però, per capire quanto le spettacolari vedute possano ripagare dalla fatica che questa escursione presenta. Ce ne accorgiamo già costeggiando un bosco misto di castagni e pini. Superata punta Vividdo finalmente la salita è meno ripida, il sentiero diventa a tratti più esposto entrando a mezza costa, scavato su una rupe, all’interno di un canyon abbastanza aperto che ci porterà dopo poco tempo a scoprire l’altro lato, quello della vista su Monte Iofri, e Puntone della chiesa, anche da questa parte innumerevoli saranno gli scorci suggestivi da cui saremo attratti, si intravedono in lontananza anche vecchissimi insediamenti abitativi e numerosi terrazzamenti di antiche coltivazioni.

Superato Monte Cavallo la sosta obbligatoria è proprio su un puntone vicino, dove la valle dell’Amendolea alta si mostra in tutto il suo splendore, impossibile non notare proprio di fronte, la famosa Frana Colella e tutto il vallone omonimo. Da qui un po’ di attenzione, si passerà infatti sopra il crinale che divide queste due valli e che presenta sul lato dell’Amendolea una frana in continuo movimento, abbastanza problematica dunque. Ancora qualche saliscendi, e l’inserzione sulla sterrata che lasceremo subito dopo per passare da un triste cimitero di alberi, o ciò che ne rimane da un incendio. Finalmente il casello forestale di Pesdavoli, preceduto da un verdissimo pianoro parecchie recinzioni ed una vecchia casetta in uso al pastore locale.

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