Gole della fiumara Laverde – Escursione tra le gole più famose d’Aspromonte

Scenari di grande bellezza, panorami mozzafiato per poi inoltrarsi nel canyon tra la vegetazione abbarbicata alle pareti e le acque per nulla impetuose ma che assicurano un idromassaggio naturale ad ogni anfratto.

Caratteristiche

  • Disciplina: Trekking, Escursionismo
  • Difficoltà: Media
  • Periodo: da Maggio ad Ottobre
  • Comune: Samo
  • Localizzazione: Parco Nazionale D’Aspromonte, loc. Serro Schiavone
  • Strutture vicine: Rifugio Papaleo
  • Note: Prestare attenzione a capre selvatiche che dall’alto scaricano pietre sulla fiumara

Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non costituiscono una guida tecnica. Leggi le avvertenze

Accesso

Accesso previsto dalla statale 106, differenti le uscite, da fraz. Di Ferruzzano, Africo o Bianco per salire fino alla cittadina di Samo.

Scheda tecnica

  • Tracciato: Ad anello
  • Dislivello: 473m
  • Altitudine max: 592m slm
  • Tempi percorrenza a/r: 7 ore comprese soste
  • Adatto ai bambini: no
  • Segnaletica: nessuna
  • Carta IGM: carta IGM scala 1: 25000 bianco F 603 Sez III
  • Acqua: Partire già riforniti, sorgente lungo il sentiero

Descrizione

Erroneamente ma volutamente scriviamo, “Escursione alle gole della Laverde”, in verità, e diversamente da quanto possa sembrare, il giro che noi presentiamo, lo svolgiamo ad anello ed è davvero ben più che una escursione nelle gole. Con presunzione vogliamo affermare che ogni tratto di sentiero, ogni parte in cui la vista volge meriterebbe una sosta per riflettere, per capire le bellezze e le caratteristiche di questa parte di territorio dove il tempo e l’acqua nella sua continua erosione hanno paradossalmente premiato ancor più questo sito assegnando una punta di suggestione che potremo ricordare a lungo, specialmente quando ci si ritrova piccoli ed inermi di fronte a pareti alte 300m.

Pur cominciando dal letto della fiumara la nostra idea è quella di salire in alto attraverso una sterrata che in pochi tornanti riesce a stupire per il panorama che mette davanti, la sterrata sale in mezzo ad alberi di leccio sicuramente ricercati nel periodo estivo poiché l’ombra diventa tra le cose più importanti per poter fare una sosta di qualche minuto durante la salita. Raggiunta la cima la visuale ci premetterà di vedere oltre che la foce della fiumara anche l’abitato di Samo ed il piccolo borgo antico di Precacore, che mostra ancora segni di arte Greco-Bizantina.

La fine della salita è segnata dal piccolo rifugio Papaleo dove è presente dell’acqua, anche se la nostra attenzione è già completamente catturata dalla valle, stupenda, più bella e più verde che mai, con un picco in primo piano che regala scatti fotografici di grande suggestione.

Via dunque verso la discesa, un sentiero a mezzacosta sempre al riparo dal sole ci porterà verso l’alveo e nel frattempo, dipendentemente dalla stagione, ci permetterà di raccogliere un po’ di origano, il posto ne è pieno. Senza un attimo di tregua sopraggiunge adesso un grande stupore trovandosi all’interno delle gole, pareti ricche di vegetazione ed alberi che sfidano la legge di gravità, rocce metamorfiche a tratti percorse da sorgenti d’acqua buonissima ed un contrasto particolarissimo dato da una striscia di cielo circondata da mille colori. In continua leggera discesa oltrepasseremo il torrente diverse volte alla ricerca del giusto anfratto per completare la nostra escursione, il fresco bagno rigenerante, il lungo idromassaggio rilassante, e l’ottimo pranzo ristoratore !

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