Roghudi vecchio – Il paese fantasma alle pendici dell’Aspromonte

Suggestivo ad ogni passo, una vera fusione col tempo passato, ricordi e memorie di una essenza che ancora oggi regala fascino davanti ad ogni porta segnata dal tempo.

Caratteristiche

  • Disciplina: Trekking, Escursionismo
  • Difficoltà: Media
  • Periodo: Aprile a Novembre
  • Comune: Roghudi
  • Localizzazione: Roghudi Vecchio
  • Strutture vicine: Ostello Ghorio di Roghudi – Roccaforte

Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non costituiscono una guida tecnica. Leggi le avvertenze

Accesso

Da Melito Porto Salvo Oltrepassare Roccaforte ed il ponte Sull’Amendolea

Scheda tecnica

  • Tracciato: tracciato ad anello
  • Dislivello: 117m
  • Altitudine max: 527m slm
  • Tempi percorrenza a/r: 3 ore soste comprese
  • Adatto ai bambini: si, in estate
  • Segnaletica: nessuna
  • Acqua: Ghorio di Roccaforte

Descrizione

Di Roghudi vecchio si è detto davvero tutto, il web è strapieno di foto da ogni angolazione, alcune delle quali riescono un pò a trasmettere la desolazione e l’abbandono di un luogo davvero incredibile, per la posizione, per le storie e le leggende ovunque descritte, ma la verità è che ritrovarsi tra le rovine, le mura sbrecciate del luogo, immersi tra i rumori di torrenti e fiumare è oggettivamente un’altra cosa. In qualunque punto del paese è sufficiente fermarsi un attimo in silenzio per avvertire la sensazione che tutto attorno a noi sia immobile, tempo compreso. Di notte invece, sembrerà di sentire voci e lamenti che arrivano dalla valle, ricordando una antica leggenda.

Il borgo di Roghudi vecchio appare ancora arroccato sullo sperone roccioso che già dal 1050 probabilmente, ne aveva dato il nome. Roghudi che dal greco Roghodes che vuol dire crepacci, dirupo, ebbe vita fino al 1971, anno in cui le 1650 anime dovettero evacuare secondo l’ordinanza del Sindaco pro tempore, la completa evacuazione si ebbe nel 73, a seguito di un’altra violenta alluvione che decretó di fatto la fine del paese.

Tutta la zona è di un interesse notevole, possiamo definirla il cuore della Fiumara Amendolea e dunque il centro della Grecità in Aspromonte, impossibile non fare tappa alla rocca del Drako e alle Caldaie del latte, tra i Geositi del Parco che vantano più visite in assoluto annualmente. Dirigendosi Verso Ghorio di Roghudi e dopo verso Africo e Bova, sussistono due degli itinerari di Canyoning più belli e percorsi, il Furria ed il Mangusa. L’itinerario prevede il passaggio dalla fiumara, con innumerevoli guadi e con viste del paese assolutamente inaspettate, il camminare sull’alveo, sarà l’ennesima occasione per “subire” la grandezza di sua maestà l’Amendolea. Raggiunta la confluenza sarà impossibile non cedere all’emozione, alla vista di quelle vecchie case, molte delle quali, con una parete in roccia nuda, che sembrano tutt’oggi sfidare le leggi della gravità, oltre che quelle del tempo. Fermarsi ancora una volta, prendere respiro, e percorrerlo tutto d’un fiato.

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